Ciliegio selvatico

Prunus avium L.

Come suggerisce il nome latino è albero caro agli uccelli per i suoi frutti, e non solo a questi. La fioritura precoce nutre le api, mentre dei frutti caduti a terra si cibano moltissimi animali del bosco. Lo si trova, sporadico, fino ad un’altitudine di 1.600 m. in boschi non troppo umidi, su pendici ben esposte.

Dimensioni e portamento: non essendo pianta molto longeva, supera raramente il secolo di vita, e raggiunge i 25 metri d’altezza. Il tronco, se non cimato, è diritto, regolare, slanciato, ma possente. I rami hanno portamento ascendente, la chioma è ampia e di forma piramidale.

Temperature ed irrigazioni: Il ciliegio selvatico non ha bisogno di molta acqua, poiché resiste benissimo sia al freddo invernale che alla siccità estiva, però non cresce bene nei terreni troppo umidi, pertanto è meglio irrigae solo quando il terreno è asciutto.

Terreno: preferisce un terreno soffice e morbido, non particolarmente ricco di sostanze organiche, ma ben drenato. Non è a suo agio, infatti, in suoli molto compatti e consistenti che non lascino penetrare l’acqua, determinando stagnazioni e pozze dannose per la pianta.

Temperature ed esposizione: habitat ideale è molto illuminato e assolato, poiché il ciliegio tollera senza difficoltà l’esposizione diretta alle radiazioni solari. Questa specie predilige condizioni climatiche miti e temperate, anche se non esageratamente calde ed afose, tuttavia non patisce le temperature rigide fino almeno a -20°C.