Si tratta di una delle querce più comuni nei nostri climi, ed al contrario delle altre querce ha un fogliame sempreverde. Specie tipica della macchia mediterranea, si trova comunemente sia sulle colline che in pianura, arrivando a spingersi dal livello del mare fino ad altezze elevate, in presenza di ambienti soleggiati.
Dimensioni e portamento: Il leccio può arrivare a misurare 20-25 metri di altezza, pertanto per la messa a dimora necessita di spazi abbondanti. Ha una chioma sempreverde, ovale, ampia e densa, che produce una fitta ombra tale da non consentire facilmente lo sviluppo di altre piante sotto di essa. È inoltre una pianta estremamente longeva, che può vivere molti secoli.
Temperatura ed esposizione: In generale per la buona crescita di un leccio sono necessarie almeno due ore al giorno di pieno sole, una condizione necessaria per il corretto sviluppo della pianta.
Terreno: Il leccio si adatta molto bene nei nostri climi e terreni, anche se soffre particolarmente i ristagni d’acqua ed i terreni argillosi. In generale, predilige infatti terreni calcarei e ben esposti al sole.
Esigenze idriche: il leccio è un albero dalle limitate richieste idriche, sono sufficienti alcune annaffiature abbondanti ogni due o tre settimane. Occorre prestare attenzione a non ripetere l’annaffiatura prima che il terreno sia tornato ad essere perfettamente asciutto. Infatti la pianta teme i ristagni d’acqua e con il tempo forma un esteso apparato radicale che rende le innaffiature necessarie solo in periodi particolarmente aridi.