Pino domestico

Pinus pinea L.

Albero originario delle regioni mediterranee dell’Europa meridionale e delle coste dell’Asia Minore, presente in quasi tutte le Regioni. Deve la sua diffusione nella penisola italica ad opera dei Fenici, degli Etruschi e dei Romani, e viene ancora oggi coltivato per il suo seme commestibile e per rimboschire le pinete delle zone litoranee.

Dimensioni e portamento: conifera sempreverde a crescita abbastanza rapida, può raggiungere i 25 metri di altezza. La chioma può misurare, a maturità, anche 10 metri di diametro e negli esemplari adulti assume una forma espansa, tipicamente “ad ombrello”. Le dimensioni finali sono imponenti ma non è un albero particolarmente longevo, soprattutto a causa della superficialità dell’apparato radicale.

Temperatura ed esposizione: specie abbastanza resistente al freddo. Si adatta a quasi tutte le regioni italiane con esclusione delle aree appenniniche al di sopra degli 800 metri. Sopporta, per tempi limitati, temperature fino a -12°C.

Esposizione ed esigenze idriche: questi pini amano le posizioni soleggiate. Sono molto adatti come alberi ombreggianti o nelle alberature stradali, vista l’adattabilità alla siccità ed all’inquinamento; non temono la salsedine.

Terreno: il pino domestico preferisce di norma terreni asciutti, ma si adatta anche a suoli più profondi, ricchi e freschi, sempre che non siano calcarei. Vive anche semplicemente sulla sabbia colonizzando le dune in ambiente litoraneo.