Questo albero è diffuso in Italia nelle vallate alpine, prealpine e nell’Appennino. E’ la quercia tipica del piano collinare e montano inferiore (300–1100 m). Viene utilizzata raramente nei giardini per le grandi dimensioni, coltivata per il pregiato legname.
Dimensioni e portamento:
E’ un maestoso albero deciduo, a crescita molto lenta, longevo, con chioma largamente espansa. I frutti si chiamano ghiande. Il legno di Rovere è uno dei più pregiati, viene impiegato per mobili, botti d’invecchiamento di vini e liquori. È inoltre un ottimo combustibile, è anche utilizzato per la produzione di carbone.
Temperatura ed esposizione:
Il Rovere, come tutte le querce, ama le esposizioni soleggiate, che servono per la maturazione delle ghiande. La pianta giovane, invece, per svilupparsi, necessita di un’esposizione a mezz’ombra. Il clima ideale per la coltivazione dell’arbusto è temperato e umido. Teme le gelate.
Esigenze idriche: Il rovere è tollerante alla siccità grazie al suo apparato radicale profondo. Non si adatta a terreni umidi o con ristagno idrico.
Terreno: come ci suggerisce il suo nome (petraea) ama i luoghi pietrosi ben drenati ed ha una lieve preferenza per i substrati acidi.