Il carrubo (unica specie del genere Ceratonia), originario delle regioni orientali del bacino del Mediterraneo e dell’Asia Minore, in Italia è diffuso principalmente nelle regioni centro-meridionali. Cresce in macchie e garighe molto aride, soprattutto lungo le coste, dal livello del mare a 500 m circa, ed è una delle specie che caratterizzano la flora mediterranea.
Dimensioni e portamento: pianta molto longeva, può arrivare a cinque secoli di vita. Si presenta spesso con più tronchi molto ramificata alla base, con foglie composte di colore verde scuro. Non è un albero di grandi dimensioni, raramente infatti arriva a superare i 15 metri di altezza. Un tempo i frutti, le carrube, venivano utilizzati per l’alimentazione umana, mentre oggi il loro impiego è legato alla estrazione di gomme addensanti per l’industria alimentare e dolciaria.
Terreno e irrigazioni: Il carrubo sopporta terreni difficili e rocciosi, anche poco fertili e calcarei, poiché le radici cercano l’acqua molto in profondità ed oltre la proiezione della chioma. La specie rifugge invece i suoli troppo compatti ed umidi. Pianta tipicamente mediterranea, può sopportare periodi anche lunghi di siccità; è sufficiente pertanto annaffiare sporadicamente, bagnando abbondantemente e in profondità.
Temperatura ed esposizione: i carrubi possono sopportare alcuni gradi al di sotto dello zero, ma solo per brevi periodi; gli esemplari giovani risultano più sensibili alle gelate. La pianta richiede inoltre un’ esposizione molto soleggiata. Le radici del carrubo si sviluppano in profondità e sono saldamente ancorate al terreno, conferendo a questa specie una grande resistenza al vento.