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Cerro

Quercus cerris L.

Il cerro è una quercia che vegeta su una fascia altitudinale tra gli 800 m a 1000-1200 m di quota, ed è presente soprattutto sugli Appennini.

Dimensioni e portamento: si tratta di un albero che in età adulta può raggiungere i 35 metri di altezza, pertanto occorre tenere conto delle dimensioni definitive quando lo si mette a dimora. Possiede inoltre una folta chioma di forma ovale e compatta. Le ghiande del cerro sono facilmente riconoscibili per il “cappuccio” legnoso formato da squamette arricciate.

Temperatura ed esposizione: Il cerro gradisce un’esposizione soleggiata, ma non è particolarmente adatto a climi troppo ventosi. A tal proposito per le piante più giovani sono utili dei tutori a sostegno del fusto, così che la pianta non venga danneggiata da venti forti. Si tratta di una specie rustica, in grado di sopportare molto bene sia temperature rigide che periodi di siccità.

Esigenze idriche: Il cerro deve essere annaffiato regolarmente solo quando è nella sua fase giovanile o comunque quando è stato messo da poco tempo a dimora. Si consigliano in tali casi delle annaffiature abbondanti ma ben distanziate tra loro (una o due volte al mese), lasciando che il terreno si asciughi tra un’innaffiatura e l’altra. Per gli esemplari adulti è sufficiente l’apporto idrico fornito dall’acqua piovana.

Terreno: il terreno ottimale è profondo e fresco, a ph sub-acido, tuttavia la pianta cresce senza problemi anche su terreni argillosi e compatti, anche calcarei.