Pianta aromatica originaria dell’Asia Minore, questa pianta si è diffusa in tutta Europa. In Italia cresce spontanea nelle zone centro-meridionali e nelle isole e in quelle a clima temperatore del nord.
Dimensioni e portamento: si tratta di un albero sempreverde che può raggiungere i dieci metri di altezza, anche se tende a produrre ampie ceppaie che danno origine ad grandi arbusti che non superano i 4-6 metri. L’alloro tende con il passare degli anni a divenire invasivo a causa dell’apparato radicale molto profondo e della tendenza a produrre costantemente polloni dalla base del fusto. Negli spazi limitati l’alloro si adatta alla coltivazione in un capiente vaso.
Temperatura ed esposizione: l’alloro preferisce i climi temperati, perché pur mostrando una buona resistenza sia alle alte che alle basse temperature non sopporta a lungo i valori termici inferiori allo zero. Preferisce un’esposizione pienamente o mediamente soleggiata, ma riparata dai venti freddi.
Terreno e irrigazioni: preferisce un terreno ben drenato, anche non particolarmente ricco, ma si adatta a qualsiasi altro tipo di terreno, anche ghiaioso o argilloso, purché non pesante e con ristagni idrici frequenti. Un esemplare adulto sopravvive senza problemi con l’acqua fornita dalle piogge; per un giovane alloro, si consiglia di favorire la produzione di radici annaffiando il terreno quando è completamente asciutto, da aprile fino a settembre.