Arbusto mediterraneo diffuso in quasi tutte le regioni d’Italia salvo che in Valle d’Aosta. Cresce nella macchia sempreverde delle regioni a clima mediterraneo, dal livello del mare a 700 m circa. Il legno è molto duro, e se tagliato emana un caratteristico odore sgradevole.
Dimensioni e portamento: arbusto che in genere raggiunge un’altezza compresa tra i 2 e gli 8 m, a seconda della quantità d’acqua disponibile. Spesso lo si trova sotto forma di alberello, perché ha la tendenza ad ingrossare il ramo principale e sollevare la chioma alla ricerca della luce. Ai minuscoli fiori a mazzetti giallo-verdi che sbocciano in primavera seguono in estate le bacche nere, lungamente persistenti.
Terreno ed irrigazioni: in natura l’alaterno cresce sui terreni calcarei e rupestri, anche molto compatti. Si adatta però bene anche ad altri tipi di suolo, indifferentemente, con pH acido o alcalino. La pianta non è esigente dal punto di vista delle irrigazioni. Le piante in piena terra, se ben affrancate, resistono anche a lunghi periodi di siccità.
Temperature ed esposizione: l’alaterno è una specie eliofila, che ha bisogno di molta luce per vegetare bene. Per questo preferisce le posizioni soleggiate, anche se è tollerante alla mezz’ombra. Resiste molto bene alla salsedine portata dai venti in prossimità delle coste.