L’abete bianco si rinviene sui maggiori gruppi montani europei. In Italia si trova in Appennino, con popolamenti significativi in Toscana (dove è stato a lungo coltivato in tenute monastiche o granducali), Abruzzo, Calabria.
Dimensioni e portamento: L’abete bianco è una pianta slanciata con chioma conica e, con i suoi 60 metri, conta alcuni degli alberi più alti in Europa. Albero piuttosto longevo, può superare i 300 anni di età. Nel mettere a dimora questa maestosa pianta, occorre considerare che non solo questo albero può raggiungere dimensioni davvero notevoli, ma che lo stesso si può dire del suo apparato radicale: si raccomanda di posizionare la pianta lontano dalle abitazioni, linee telefoniche o elettriche, ed in generale dai manufatti.
Temperatura ed esigenze idriche: L’abete bianco ama il clima di montagna e resiste alle temperature molto basse (fino a – 25° C), al vento e tollera l’ombra, soprattutto nelle fasi giovanili. È sensibile alle gelate tardive, tanto è vero che di rado si trova nei fondovalle. Richiede piovosità elevata e soprattutto umidità, anche se disdegna il ristagno idrico; cresce su terreni silicei. L’apparato radicale è profondo e adatto ad eludere i periodi di aridità, ma se viene coltivato a bassa quota con climi asciutti è meglio provvedere ad innaffiature durante la primavera e l’estate.