Abete rosso

Picea abies (L.) H.Karst.

L’abete rosso è la conifera più importante e abbondante dell’arco alpino. Deve il suo nome al colore della corteccia rosso bruna che lo contraddistingue. In Italia è comune ed abbondante sulle Alpi, al di sopra della fascia montana superiore. Raggiunge allo stato spontaneo l’Appennino settentrionale, ma è frequentemente coltivato a scopo ornamentale in tutto il territorio, anche a quote basse. E’ il tipico albero di Natale, utilizzato per decorare le case nel periodo natalizio.

Dimensioni e portamento: albero longevo che riesce ad arrivare anche a cinque secoli di vita. Il tronco è dritto e può raggiungere i 60 metri di altezza e i 2 metri di diametro alla base. Gli aghi non cadono d’autunno ma rimangono sul ramo per qualche anno e vengono rinnovati gradualmente, permettendo alla pianta di rimanere verde per dodici mesi e sfruttare ogni raggio di sole disponibile. Durante il breve periodo nel quale spuntano i nuovi aghi – generalmente di maggio – la chioma normalmente scura, si tinge di un verde brillante.

Esigenze idriche e terreno: predilige terreni freschi, ben drenati con pH ottimale 5,0 – 6,5 ed esposizione soleggiata o parzialmente ombreggiata. L’abete rosso può dare vita a foreste pure chiamate peccete o a boschi misti con faggio, abete bianco o larice (a quote più elevate). In questi affascinanti ecosistemi montani, dall’indubbio impatto emotivo e paesaggistico, si unisce la componente olfattiva data dall’intenso e balsamico profumo di resina che fin dai tempi antichi è stata utilizzata come rimedio naturale.

Temperatura ed esposizione: l’abete rosso non ha particolari esigenze climatiche, tollera bene sia le temperature rigide invernali sia il caldo estivo e può vivere in terreni superficiali o profondi, asciutti o umidi e in un range di pH da 5 a 8. Questi alberi possono dunque essere coltivati con successo in giardino adattandosi a diverse condizioni ambientali.