Farinaccio

Sorbus aria (L.) Cranz.

Detto anche sorbo montano, è una pianta originaria dell’Europa centromeridionale e del Nord Africa. Lo si trova fino a 1600 metri di quota, in particolare nella fascia dei querceti e nelle zone rocciose. In Italia è presente in tutte le regioni.

Dimensioni e portamento: cresce in forma di alberello fino a 12 m di altezza. Fiorisce nei mesi di maggio giugno con piccoli fiori raggruppati in infiorescenze bianco crema, molto amati dalle api. Alla fioritura seguono i frutti chiamati sorbe o sorbole che ricordano delle piccole mele, commestibili per gli animali e per l’uomo. Pianta dall’intensa attività pollonifera, il sorbo montano forma nel tempo un denso cespuglio molto decorativo. I sorbi si adattano a zone caratterizzate da forte vento, per via del robusto ed esteso apparato radicale che li ancora al terreno, e che li rende inadatti alla coltivazione in vaso.

Temperatura ed esposizione: il sorbo montano non teme il freddo ed il gelo: è in grado di resistere a grandi gelate fino a -35 °C, può tollerare gelate tardive in primavera o precoci in autunno, e tollera altresì le nevicate anche molto intense compresa la permanenza del manto nevoso sui rami. Predilige una posizione soleggiata o in mezz’ombra, che favorisce sia la produzione di fiori e di bacche. Per la messa a dimora, occorre scegliere una posizione ben ventilata, soprattutto durante l’estate.

 

Esigenze idriche e terreno: il farinaccio predilige i terreni sciolti, spesso sassosi, subacidi, non compattati e non necessariamente fertili. Durante l’estate o a fronte di perdurante siccità è necessario irrigare, in particolare le giovani piante.